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Integrazione umanistica e creativa per il
successo professionale e personale
Negli ultimi anni, il mondo del lavoro è stato protagonisti di repentini cambiamenti determinati dalla pandemia, dall’evoluzione tecnologica, dalla crescente complessità dei contesti professionali e dalle esigenti richieste dei clienti.
In questo scenario, è necessario che il professionista, per affrontare le sfide innovative in atto, diventi: “di nuova specie”!
La nostra figura professionale, oggi più che mai, costituisce il trait d’union tra la forza produttiva del paese e le istituzioni che, per soddisfare forzose esigenze di cassa, cercano in tutti i modi di incasellare l’economia, svilendo la grande forza creativa insita nell’atto di produrre.
In questo contesto il commercialista può veramente fare qualcosa per se stesso, per i propri clienti e per l’economia del paese: reagire mettendo a servizio la sua competenza!
L’origine della parola coaching appartiene al nome di un villaggio ungherese “Kochs”, non molto distante da Budapest, dove venivano fabbricate carrozze di una qualità tale da far rimanere alla storia il nome. E poi, dall’immagine della carrozza che accompagna le persone per un tragitto predeterminato, il termine è stato adottato dal mondo anglosassone e trasportato nell’ambiente sportivo.
Ma chi è il coach e perché proprio il commercialista?
Il coach è colui che accompagna, appunto, il cliente al raggiungimento di determinati obiettivi mettendo a disposizione delle metodologie esperienziali sperimentate personalmente.
I conflitti interni all’organizzazione e la loro incidenza in termini di costi e di competitività stanno facendo riflettere l’imprenditore “di nuova specie”, riguardo l’esigenza di prendere provvedimenti che si discostano dai comuni paradigmi, proprio per migliorare il clima aziendale, risparmiando tempo e risorse. I conflitti assorbono energia “utile”, che potrebbe essere impiegata nell’azienda in modo produttivo. Imparare a gestire i conflitti è quanto di più importante esista per migliorare la produttività dell’azienda.
Il Focusing e la Teoria Ponte
L’opera della dott.ssa Patrizia Bonaca arriva al momento giusto e offre una teoria e un metodo olistico, per ripensare e ripensarsi, secondo un nuovo paradigma che pone al centro l’uomo in una visione unitaria, nella quale il mondo fisico è legato a quello spirituale. (dalla prefazione di Ercole De Masi)